La foto che preferisco tra quelle di Arashiyama, una delle mie preferite in assoluto, nonché la riprova della magia della fotografia digitale: questa stessa foto non sarebbe venuta con una macchina qualsiasi, poiché giocare a nascondino con il sole in questo modo significa anche avere il sole contro.
Arashiyama è una zona piena di posticini tipici davvero deliziosi… come l’Ine 稲, in questa foto, che sembra voler portarci indietro di almeno cent’anni.
La principessa e il risciò è il titolo di questo post.
Si tratta di un’altra kawaiiko-chan (ragazza carina) e di un’altra tousatsu (foto rubata). Spero mi perdoni, visto il lato del tutto artistico della cosa. Che poi, per quanto ne so io, i giapponesi non si fanno i problemi che ci facciamo noi sul chiedere il permesso per fare delle foto (e per fortuna, perché alla 4a-5a volta che chiedevo il permesso mi ero un po’ rotto a dire il vero. Senza contare che si rovina solo la foto: immediatamente la posa diviene innaturale e un po’ triste, non trovate?).
Mi chiedevo cosa aspettasse la nostra principessa. Poi è arrivata la sua carrozza…
Naah, scherzo, francamente non mi ricordo chi ci fosse su… (๑´ڡ`๑)
Arashiyama è una zona incantevole, poco fuori Kyoto. Ci sono alcune cose interessanti da vedere: alcune curiose, come il parco delle scimmie (con un sacco di scimmiette in libertà), altre più serie, come l’immancabile complesso di templi, altre più folcloristiche, come la pesca con il cormorano, osservabile nelle sere estive, altre ancora sono naturalmente affascinanti… come la foresta di bambù, che vedremo, o semplicemente il fiume che vedete in queste immagini dove la luce del sole prima, e la macchina fotografica poi, giocano alcuni scherzi… di luce.
La bellezza di questo portone d’accesso al tempio fa sì che la foto si commenti da sola… voglio spendere invece due parole sulla foto sotto, quella di un 絵馬 ema, che scrivo con i kanji di disegno e cavallo, perché un tempo sul retro di queste “tavolette votive” (ci si scrivono i propri desideri) era disegnato un cavallo. Oggi non è così, ma la spinta a disegnar qualcosa resta… come nel caso di questo studente cinese di fisica che vuole passare a tutti i costi l’esame… Spero ce l’abbia fatta^^